L’Organizzazione delle Nazione Unite (ONU) è un’organizzazione intergovernativa con lo scopo di preservare la pace e la sicurezza collettiva grazie alla cooperazione internazionale. Con 193 paesi membri (praticamente ogni nazione del mondo), è l’organizzazione intergovernativa più grande, più potente e più conosciuta al mondo. La sua storia, la sua struttura e la sue funzioni, però, spesso non sono altrettanto note, quando invece possono insegnarci molto.
LA STORIA DELL’ONU
La fondazione e i principi
La storia dell’ONU inizia il 29 dicembre del 1941 quando il presidente statunitense Franklin Delano Roosevelt, il suo assistente Harry Hopkins e il presidente britannico Winston Churchill redigono la Dichiarazione delle Nazioni Unite. Siamo in piena Seconda guerra mondiale e l’obiettivo è quello di prevenire futuri conflitti: una funzione che la precedente Società delle Nazioni Unite non era riuscita a svolgere in modo efficace. La Dichiarazione viene firmata progressivamente da un numero sempre maggiore di nazioni, che negoziano la progettazione del nuovo organismo internazionale. Un processo che arriva al termini il 25 aprile del 1945, quando i rappresentati di 50 governi si incontrano a San Francisco per redigere la Carta delle Nazioni Unite, che entrerà in vigore il 24 ottobre del 1945, data ufficiale della fondazione dell’ONU.
La Carta sembra essere animata da principi di natura diversa, cosa che si riflette nella sua struttura. Da un lato, dei principi utopistici, come la libertà dei popoli, l’uguaglianza tra le nazioni e la solidarietà internazionale. Questi si riflettono nell’organo dell’Assemblea Generale, a cui partecipano i rappresentanti di tutti paesi membri, ma che prende decisioni non vincolanti. Dall’altro lato, c’è il principio più realistico di assicurare il governo del mondo delle potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale. Ne è l’incarnazione il Consiglio di Sicurezza, che prende decisioni vincolanti come l’intervento armato ed è composto da 15 Stati tra cui 5 permanenti con diritto di veto (Cina, Russia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti) e 10 non permanenti.
L’ONU durante la Guerra Fredda
Nonostante l’intenzione di preservare la pace e la sicurezza internazionali, l’ONU risente fortemente del clima di tensione che si sta creando tra le due nuove superpotenze emergenti dalla Seconda guerra mondiale. Il conflitto tra Stati Uniti e Unione Sovietica per lo più paralizza l’operato l’ONU lungo tutti gli anni della Guerra Fredda, con le uniche eccezioni dell’intervento nella Guerra di Corea (1950-1953) e del ruolo centrale che assume nella creazione dello stato di Israele (1947) e nel risultante conflitto con la Palestina. Due grandi trend caratterizzano poi l’operato dell’ONU tra gli anni ‘60 e gli anni 80’. Da un lato, il diffondersi della decolonizzazione porta moltissime nazioni di recente indipendenza ad unirsi all’organizzazione. Dall’altro lato, dopo una serie di fallimentari operazioni di peacekeeping (mantenimento della pace) in vari parti dell’Asia e dell’Africa, le Nazioni Unite si concentrano su obiettivi (apparentemente) secondari quali lo sviluppo economico-sociale e lo scambio culturale tra gli paesi.
Dopo la guerra
Finita la Guerra Fredda aumentano considerevolmente le operazioni di peacekeeping, alcune dall’esito positivo (come in El Salvador, Namibia, Sud Africa, Cambogia e Kuwait), altre invece molto criticate per l’indecisione ad intervenire o la scarsità di mezzi impiegati (come in Somalia, Haiti, Mozambico oppure durante i genocidi avvenuti in ex-Jugoslavia e Ruanda). Un punto di svolta è rappresentata dal Vertice del Millennio (2000), dove viene discusso e ridefinito il ruolo dell’ONU. Risultato gli Obiettivi di sviluppo del millennio che vengono poi sostituiti nel 2015 dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile (conosciuti anche come Agenda 2030): 17 obiettivi interconnessi, che riflettono lo stretto legame tra il benessere umano e la salute dei sistemi naturali e che rappresentano le soluzioni a problematiche comuni a tutti a paesi.
STRUTTURA E FUNZIONI DELL’ONU
Obiettivi e funzioni dell’ONU
Possiamo dividere gli obiettivi delle Nazioni Unite attorno a tre macrotematiche. La prima, quella all’origine della fondazione stessa dell’ONU, è il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali. In caso di conflitti tra diversi stati le azioni dell’ONU possono essere diverse: mediazione diplomatica, aiuti umanitari ai civili, adozioni di sanzioni economiche (come l’Embargo, ossia il blocco totale dei rapporti economici con un paese) oppure interventi bellici attraverso i Caschi Blu (operazioni di peacekeeping). Una secondo macroarea riguarda il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali comuni a tutti gli esseri umani, senza distinzioni di razza, sesso, lingua o religione. Proprio alle Nazioni Unite dobbiamo la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948) – la più importante e completa enunciazione dei diritti umani, diventata la base di moltissimi trattati internazionali vincolanti – e molte azioni concrete volte alla diffusione e alla protezione delle libertà fondamentali.
La terza macroarea è quella dello sviluppo economico e sociale, la cui formulazione più attuale è costituita dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile. L’ONU lo definisce un “programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità” da realizzare entro il 2030. Le aree di intervento riguardano, tra le altre cose, la lotta alla povertà, la fame, le disuguaglianze e il cambiamento climatico; l’accesso alle risorse (come acqua ed energie pulite), alla salute e all’istruzione; la promozione dello sviluppo sostenibile, del lavoro dignitoso, della pace e della cooperazione internazionale. Sono tutti obiettivi comuni, il che significa che “riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro”.
Organi e agenzie specializzate dell’ONU
L’ONU ha cinque organi principali. Due li abbiamo già visti:
- Il Consiglio di Sicurezza – composto da 15 Stati tra cui 5 permanenti con diritto di veto (Cina, Russia, Francia, Regno Unito e Stati Uniti) e 10 non permanenti – a cui è affidato il mantenimento della pace internazionale e la gestione delle situazioni critiche;
- L’Assemblea Generale – composto dai rappresentanti di tutti gli stati membri – che costituisce una sorta di parlamento internazionale che discute i problemi comuni a tutte le nazioni.
Gli altri tre organi sono:
- Il Segretariato, che svolge il grosso del lavoro amministrativo seguendo le direttive dell’Assemblea Generale, del Consiglio di Sicurezza e degli altri organi;
- Il Consiglio Economico e Sociale, dove si discutono temi economici e sociali e si formulano raccomandazioni politiche volte a stimolare la cooperazione internazionale per lo sviluppo;
- La Corte Internazionale di Giustizia – l’unico organo che non si trova presso il Quartier Generale di New York, ma che ha sede all’Aia (Olanda) – che si occupa di risolvere le controversie riguardanti l’interpretazione e l’applicazione dei trattati internazionali.
Oltre agli organi principali ci sono le cosiddette agenzie specializzate: organizzazioni indipendenti che aiutano l’ONU a svolgere le sue mansioni in campo economico, sociale, culturale, educativo, sanitario. Alcuni esempi sono l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), la FAO (dedicata ad alimentazione e agricoltura), il Fondo Monetario Internazionale e il Gruppo Banca Mondiale. Accanto alle agenzie specializzate ci sono anche moltissimi programmi e fondi dell’ONU – come l’UNESCO, l’UNICEF o l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Rifugiati (UNHCR) – che si occupano di migliorare le condizioni economico-sociali delle fasce fragili delle società. Insieme alla Nazioni Unite e ai suoi organi queste altre realtà costituiscono il sistema ONU.